Durante la seconda settimana dei Centri Estivi comunali di Vittorio Veneto “EstateSpaziale” abbiamo realizzato questa piccola storia per conoscere alcune caratteristiche dei pianeti del nostro sistema solare. Ogni bambino l’ha illustrata nel suo personale libro.
Il mio viaggio nel sistema solare
C’era una volta un bambino
di nome
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che aveva un sogno nel cuore:
diventare un astronauta e viaggiare nello spazio. Un giorno, la sua passione si concretizzò e, grazie al supporto dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), partì per un viaggio mozzafiato nel sistema solare.
La prima tappa fu Mercurio, il pianeta più vicino al Sole. Qui incontrò un alieno dalle fattezze di un salamandro verde, che gli spiegò come la temperatura superficiale del pianeta passi dai caldissimi 427 gradi del giorno ai freddissimi -180 della notte costringendolo a vestirsi o solo con il costume da bagno o solo con il berretto e la sciarpa di lana.
Il secondo pianeta era Venere, dove trovò una ninfa dell’aria, che gli mostrò come la densa atmosfera, costituita principalmente da anidride carbonica, lo renda il pianeta più caldo del sistema solare: ben 464 gradi! Nonostante il gran caldo, il giovane astronauta rimase affascinato dalla sua bellezza lucente.
La terza tappa fu la nostra Terra.
Qui, ebbe la fortuna di incontrare degli astronauti in missione sulla Stazione Spaziale Internazionale e si divertì ad assistere alle loro attività quotidiane.
Marte fu il quarto pianeta previsto nel suo itinerario. Atterrato incontrò un simpatico robot, che gli mostrò la superficie rossastra e la gran quantità di sabbia. Si affezionò e lo portò con sé per il resto del viaggio.
Il quinto pianeta del sistema solare era Giove, il gigante gassoso. Lo accolse il dio greco Zeus, che lo portò a vedere le nuvole colorate e una tempesta che dura da almeno 300 anni: la Grande Macchia Rossa.
La sesta tappa fu Saturno, dove conobbe un’aliena dalle fattezze di un uccello, che gli spiegò come gli anelli del pianeta siano in realtà composti da miliardi di particelle di ghiaccio e roccia.
Poi fu la volta di Urano. Ad aspettarlo trovò una sirena dello spazio, che gli mostrò come questo pianeta sia l’unico a ruotare su se stesso “disteso su un fianco”.
L’ultima tappa fu Nettuno e incontrò un Mostro del Mare spaziale. Gli mostrò il suo bellissimo colore blu e gli spiegò che un anno su questo pianeta corrisponde a quasi 165 anni sulla Terra!
Poi l’astronauta tornò sulla Terra con il suo caro amico robot, felice di aver realizzato il suo sogno e di aver incontrato personaggi fantastici in ogni pianeta del sistema solare.
L’universo è pieno di meraviglie da scoprire e tutto è possibile se si ha la determinazione di perseguire i propri sogni. Con la passione e l’impegno si possono raggiungere traguardi incredibili e sorprendenti, imparando anche ad apprezzare la bellezza della diversità in ogni sua forma. L’universo è anche un luogo di immaginazione e fantasia, dove la scoperta e l’avventura non finiscono mai!
Pronti per un altro viaggio?